Quasi duecento reperti e oltre 1000 monete antiche: è il tesoro che la polizia di Formia ha restituito alla soprintendenza dei beni archeologici, così come stabilito dal Tribunale di Cassino.
Si tratta di vasi, piattelli, anfore, ma anche ciotole e teste in terracotta, alcune finemente decorate: i beni erano stati sequestrati nella zona di Minturno nel 2019, nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria che mirava a trovare armi e munizionamento.
In quell’occasione, sei anni fa, durante una perquisizione domiciliare, il materiale era stato trovato nascosto all’interno di una struttura in una proprietà privata: furono sequestrati munizioni da caccia ma anche diverse cassette contenenti complessivamente 185 reperti archeologici e 1.140 reperti numismatici.
Gli accertamenti successivi hanno consentito di stabilire che quei reperti avevano una provenienza illecita, erano emersi durante degli scavi non autorizzati.
Dopo che ne è stata stabilita l’autenticità, i beni sono stati sequestrati e poi confiscati. Ora sono tornati nelle mani dello stato.